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mercoledì 24 agosto 2011

Cronache da un futuro probabile 1 - 2

Da alcuni giorni trovo sul desktop dei file di testo con dei messaggi da un fantomatico Me Lost in Time, che sembrano provenire dal nulla.

[ZEUS News - www.zeusnews.com - 21-08-2011]

Forse qualcuno ricorderà le mie disavventure con gli Avatar. Stavolta mi è successo qualcosa di ancora più strano. Da diversi giorni trovo sul mio desktop dei file di testo con dei messaggi da un fantomatico Me Lost in Time. Vi risparmio la tiritera dei controlli di sicurezza che ho effettuato in maniera scrupolosa fino alla paranoia.

I messaggi sembrano venire dal nulla. Questo Me Lost in Time chiede che il suo messaggio venga propagato ed io lo faccio... non si sa mai. A voi giudicarne la credibilità.



Perdona Veleno se trovi questa strana, invadente presenza sul tuo desktop; nessuno ti ha hackerato o ha "iniettato codice maligno" nel tuo PC. Non troverai traccia di me nei log. Potrai chiamarmi con il nick che ho deciso di darmi, Me Lost in Time che corrisponde a quello che sono. Sono qui perchè inviato per una missione... una di quelle che difficilmente trovano credito e tanto meno ne troverò quando riporterò le cronache del futuro verso cui state andando incontro e che vi troverete a vivere. Chi sono stato poco importa anche se forse leggendomi potrai capire chi fui; adesso sono solo un'entità virtuale tornata dal futuro per portare un messaggio. Lo so che qualcuno penserà a del Web Marketing e che gli scettici saranno più di quelli che crederanno.
Ma la missione che mi è stata assegnata è ineluttabile e non potrei tirarmi indietro nemmeno se avessi una volontà di sottrarmici che non ho. So che l'altro me presente in questo tempo sta leggendo queste righe eppure non è consapevole del fatto che siamo la stessa persona. Solo fra cinque anni prenderà coscienza del flusso spazio-tempo vissuto e accetterà l'incarico che è la mia attuale missione. La speranza, probabilisticamente improbabile, è di poter cambiare il flusso del divenire con una testimonianza dai tempi che ci attendono. Chi ha organizzato l'azione ha valutato e reputa impossibile una riuscita, eppure abbiamo voluto tentare in nome dei nostri "Futuri possibili" personali.

Adesso voglio ammettere che chi mi legge, tu per primo, voglia credere a questa assurda storia e si ponga le inevitabili domande di "Perché" e "Perché qui, adesso".

La risposta è che avrai un ruolo in quello che accadrà negli anni avvenire e altrettanto avranno molti di quelli che adesso, ovviamente inconsapevoli, stanno leggendo. Quello che succederà ha gia cominciato a manifestarsi ma nelle "roventi" cronache della seconda metà del 2011 la notizia è poco meno di una curiosità scientifica.

Con periodicità il nostro vecchio Sole aumenta la sua attività esplosiva di superficie generando il "vento solare" che interferisce con la "magnetosfera" terrestre. Normalmente le tempeste elettromagnetiche solari non creano eccessivi problemi ma quelle che con violenza colpirono la Terra fra il 2011 e il 2013 produssero delle distorsioni spazio-temporali che alterarono completamente la realtà come eravamo abituati a percepirla e viverla.

Vengo dall'anno 2019, nemmeno troppo distante dal momento che state vivendo e nei pochi attimi di tempo relativo che i Ribelli, di cui faccio parte, riusciranno a rubare al Sistema Informativo Globale che fra breve controllerà il pianeta terra finisca, debbo portare testimonianza di quello che vi (e ci) attenderà negli anni immediatamente a venire.

Ricordo ancora, per quella parte umana che è ancora rimasta di me dopo essere stato digitalizzato per questa missione, lo scetticismo e la fede "religiosa" che uni e altri mostravano per le profezie di fine del Mondo per l'anno 2012. Quel 2012 l'ho già vissuto secondo il vostro conteggio del tempo e vi posso dire che non vi furono né terremoti, né tsunami, né nessun cataclisma visibile... quello che cambiò la Storia dell'Umanità fu un fenomeno assolutamente invisibile e indolore; tra il maggio e il luglio 2012 ci fu semplicemente la più grande tempesta elettromagnetica che forse abbia mai investito il nostro globo terracqueo.

In particolare nei giorni fra il 28 giugno e il 14 luglio il picco creò un'alterazione del continuum spazio-temporale e provocò la fusione dei piani del "reale" e del "virtuale" come eravamo abituati a considerarli. Da quel momento... niente fu più come lo conoscevamo. I sistemi informatici, quelli radiotelevisivi e l'elettronica in genere, presero vita propria integrandosi in un'unica entità onnisciente ed onnipresente, sostanzialmente dotata di comportamento crudele e maligno. Tre anni dopo si rivelò una sua seconda natura di carattere benevolo ma ormai il suo lato malvagio aveva cambiato le regole del Mondo.

La tempesta solare, come si riscontrò in seguito, aveva prodotto mutazioni anche negli esseri umani; l'intensa perturbazione, pilotata dalla neo-generata Super Intelligenza Elettronica, aveva interagito con la ferrosissima emoglobina del sangue umano sostituendo di atomi di carbonio nei neuroni con atomi di silicio; questo di fatto trasformò multitudini di persone in periferiche dell'immensa intelligenza digitale distribuita che venne chiamata TDCC, The Dark Cloud Computing.

Chiunque durante il picco della tempesta si era trovato impegnato con continuità in attività in Rete si trovò prigioniero della condizione operativa prevalente che stava vivendo in quel momento. Decine di milioni di utenti di Facebook furono condannati a sproloquiare reiteratamente in modo compulsivo dell'ultimo gossip e delle nozze del loro cugino di terzo grado di cui pubblicavano le bruttissime foto fatte con uno smartphone di ultima generazione e con l'intelligenza di un pitecantropo.

I primi di cui la TDCC prese controllo furono proprio quelli che avevano precedentemente controllato i mezzi di comunicazione di massa. Forse fu una vendetta dell'Entità o forse fu il fatto che costoro avevano più di altri un lato oscuro e proprio per questo erano più affini a quella creatura che almeno in parte era loro stessa figlia.

Nel giro di meno di tre anni un'umanità di schiavi era sotto il controllo di tre immense mega-corporazioni. La Corporazione dell'Energia, quella della Produzione e quella della Sapienza. Quali fossero i loro fini è intuibile per il lettore ma è meno immaginabile che la Corporazione della Sapienza divenne una vera e propria religione globale che assorbì tutte le altre.

In quell'estate del 2012 ero uno dei tanti italiani disoccupati di lungo corso che sopravvivevano di lavori saltuari malpagati e senza diritti. Per uno strano scherzo del destino mi trovai a causa della cronica mancanza di quattrini in una situazione temporanea di "digital divide". Mi avevano sospeso sia la fornitura di energia elettrica che la connessione ADSL proprio nei giorni di picco della tempesta solare, per giunta non avevo nemmeno credito per il cellulare e in piena depressione lo tenevo spento; per questo assorbii molte meno radiazioni mutogene degli altri... e fortunatamente non fui il solo.

Ed è qui che comincia il diario di quei giorni del 2019 in cui entrai a far parte dei Ribelli per trovarmi poi nella missione che mi ha portato qui. Ma ora il mio gruppo deve ritirarsi dall'attacco al nodo della Rete della Corporazione dell'Energia che ha permesso il furto delle centinaia di Kilowatt necessarie a controllare la falla spazio-temporale e devo chiudere il collegamento ma presto sarò di nuovo qui.

Cronache da un futuro probabile (2)

Leggendo la seconda parte del Messaggio, potrete cominciare a intuire la gravità, l'importanza, il peso di quello che disperatamente dal futuro cercano di dirci.

Oooooh Me Lost In Time che incarico gravoso mi hai dato! Parlare di futuro ad un popolo il cui futuro percepibile più prossimo è la scadenza delle bollette. Ma berrò dall'amaro calice! Ecco la seconda parte del Messaggio; leggetelo e potrete cominciare ad intuire la gravità, l'importanza, il peso di quello che disperatamente dal futuro cercano di dirci.

Tornare alla realtà fisica è sempre traumatico. Stenti a riprendere contatto con il tuo corpo che intorpidito ai primi cenni di ripresa manifesta il suo disappunto con un brontolio di sensazioni dolorose, i sensi tornano svogliatamente a servirti e sei vagamente dissociato da ciò che ti circonda, facendoti chiedere se veramente sei tornato in Real Life o meno... poi lo squallore che ti circonda, l'odore stantio di cose economiche e vecchie, il rumore di fondo dell'umanità pezzente e volgare che ti circonda, ti rassicurano del tuo ritorno. D'altra parte i mezzi a disposizione erano quello che erano e la mia vecchia e più volte riparata interfaccia per realtà virtuale Mesmer-C64 non aiutava molto nel rendere più gradevole il ritorno.

Ritrovai un certo grado di mobilità ed equilibrio, andai verso la macchinetta del caffè ripensando all'incontro avuto in Virtual World; stavolta l'incarico era veramente sporco. Tre lavori in pelle!

Lavoravo dalla fine del 2012 per la Corporazione della Sapienza; dopo pochi mesi dall'Apocalisse elettromagnetica mi ero reso conto di non aver subito le mutazioni che avevano parzialmente lobotomizzato i tre quarti dell'Umanità ma mi ero trovato nella necessità di dovermi trovare un modo di sopravvivere nel nuovo ordine che si andava instaurando.
Effettivamente questo "nuovo mondo elettronico" mi era molto più familiare di quello vecchio dove contava avere gli amici giusti più di ogni altra cosa. Non faticai a trovare un'identità digitale abbandonata da usare come copertura per nascondere la mia natura di non mutante. Si trattava di un mediocre scrittore che per sopravvivere scriveva brevi articoli "marchetta" con fini promozionali per diversi PaidToWrite in Rete. Complessivamente proprio uno sfigato come me.

Per un paio d'anni tutto filò liscio finchè una notte, mentre scrivevo a cottimo cose stupide per dei cretini con poca voglia di leggere, la porta di casa venne giù e una squadra d'Inquisitori del Sacro Ordine degli Scrittori mi prelevò. Venni posto per un'imprecisato tempo in stato di deprivazione sensoriale a chiedermi quale sarebbe stato il mio destino e a rispondermi che la situazione era veramente nera. Poi fui portato davanti a Lui, il Cardinale! La carica suprema dell'Ordine e pur nella sorpresa estrema, intuii che forse avevo ancora un pò di futuro da immaginare.

Il fatto di essere parzialmente fuori dalla "Dark Cloud" mi rendeva utile per degli incarichi speciali dove necessitavano "contractors" a cavallo dei due mondi. Per anni furono semplici incarichi da ricognitore e relatore, forma delicata per definire una spia. Stavolta invece era una missione pienamente operativa con libertà di gestirla a mio giudizio.

Il Cardinale era stato chiarissimo. Tre Operatori Promozionali erano sfuggiti, nonostante il loro stato di sottomissione, al controllo della Corporazione e questo oltre ad essere considerato un atto d'eresia nei confronti dell'Ordine, faceva sospettare che potesse esistere una tecnica per liberarsi dall'influenza della Nuvola Oscura. Se li avessi ritrovati e portati, possibilmente vivi, davanti a Lui avrei avuto una promozione al grado di Revisore che era il primo passo per diventare Inquisitore. Non che diventare Inquisitore mi allettasse troppo ma ormai l'unica scelta di vita era fra lo stare male e lo stare peggio! Tanto valeva non farsi troppi scrupoli. E poi con la gratifica d'ingresso fra i Revisori avrei potuto riposarmi per diversi mesi dalle "marchette" pubblicitarie e comprare la nuova interfaccia per realtà virtuale ElectricSheep AK47 di cui avevo scritto tante buone recensioni da convincere anche me stesso dell'elevata qualità del prodotto.

Tre lavori in pelle, mi ripetevo. Cercando di capire come potessero essere sfuggiti al controllo delle onnipotenti Corporazioni e sopratutto all'autocondizionamento (che ormai la stragrande parte d'umanità aveva) di far parte di un progetto giusto ed immutabile.

"Noi siamo la Nuvola Oscura e la Nuvola è noi" era lo slogan e inflessibile credo delle masse di diseredati. La frase era ormai saluto rituale e risposta ad ogni domanda che non aveva risposta. Si usava come benedizione ad una nascita ed era l'estremo saluto del morituro. Persino il condannato sul patibolo l'urlava con l'ultima rabbia, prima che gli venisse prelevata l'energia bioelettrica. L'arcaico spreco di risorse delle vecchie esecuzioni capitali era stato sostituito dalla ben più efficiente nuova tecnica e a volte aveva fatto chiedere a me stesso se anche una pila esaurendosi soffriva.

Misurato in tempo reale sarebbe stato l'intervallo scandito da tre caffè e cinque sigarette ma in tempo convenzionale erano passate circa tre ore dal momento che ebbi l'intuizione a quello in cui ero pronto per iniziare la mia missione. Gli autori fuggiti probabilmente stavano nel mondo dove il Cardinale non poteva entrare. Il mondo dei reietti, dei non-mutanti e (si diceva) dei ribelli. Gli Slum! La DownTown Campus degli Studelinquenti. La Corte dei Miracoli degli eterni fuoricorso. E' quello il posto dove si rifugiava chi tentava di sfuggire agli arruolamenti coattivi delle Corporazioni! Ma per entrare bisognava passare il Firewall presidiato dagli Inquisitori. E una volta dentro mi sarebbero servite una guida e della merce di scambio.

Ormai pronto ad entrare in azione, estrassi la batteria dal mio fido NetBook Asus 1015PD (di cui avevo fatto tre recensioni perché mi sponsorizzavano clandestinamente) e dalla quasi invisibile slot per SIM card sul fondo dell'alloggiamento estrassi un piccolo foglietto ripiegato di vera carta di cellulosa. Imparai a memoria la password e rimisi tutto a posto. Nella borsa avevo quello che mi sarebbe servito e nel complesso potevo benissimo apparire come un messo della Corporazione della Produzione che andava a consegnare i precetti di arruolamento obbligatorio al Lavoro... con scarse possibilità di ritorno.

Poco dopo ero davanti al Gate del Firewall. Rivolsi all'Inquisitore di guardia il rispettoso saluto rituale che si faceva mostrando il dorso della mano perpendicolare al suolo, con tutte le dita richiuse nel palmo ad esclusione del medio, ben teso verso l'alto ad indicare la superiorità del Sacro Ordine. Mi guardò con la tipica espressione, misto di assoluta indifferenza e brutalità bestiale e per un lungo attimo ebbi il timore volesse "revisionarmi" senza appello all'istante. Passato l'istante infinito mi fece un breve cenno d'entrare. Ce l'avevo fatta! Ero dentro la città degli Studelinquenti. Il mio primo timore fu quello che l'aspetto al quale avevo voluto uniformarmi per agevolarmi l'ingresso fosse la prima ragione di rischio, invece camminavo tranquillo fra gli edifici cadenti, quando non proprio diroccati, tra la varia fauna locale senza che nessuno desse minimo segno di intolleranza a come mi presentavo.

Fermai un tizio con i capelli tagliati a cresta di Moicano colorati di azzurro intenso e gli chiesi:
-"Senti fratello dove trovo il Pio Istituto degli Scabbiosi?"-
Il tipo mi fissò un'attimo e rispose:
-"Ehi Ziooo! Non mi sembri tanto rottame da andare allo sfascio! Traffichi organi eeeeeh???? Bellaaaaa ziooo! Segui la strada fino alla piazza e poi gira a destra, duecento metri e sei arrivato! Ma senti una cosa... ti serveno reni? Mia madre li ha ancora buoni! Ti faccio un buon prezzo.!"-

Lo ringraziai per l'informazione e per l'offerta replicando che non ero interessato per attuale saturazione del mercato e battemmo il cinque. Continuai verso quello che chiamavano comunemente "l'ospedale dei poveri", dove mi aspettavo di trovare un possibile contatto.

[continua]

Ve l'avevo detto che erano cose gravi ed importanti.

Veleno Romano - Olimpo Informatico