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lunedì 14 luglio 2014



http://stop-ttip-italia.net/info/
La Campagna Stop TTIP Italia nasce a febbraio 2014 per coordinare organizzazioni, reti, realtà e territori che si oppongono all’approvazione del Trattato di Partenariato Transatlantico su commercio e Investimenti (TTIP).
Per aderire invia un’email all’indirizzo stopttipitalia(at)gmail.com
Le organizzazioni promotrici (al 28 giugno 2014)
Abruzzo Social Forum, Aiab, Altramente, Arci, Associazione Botteghe Del Mondo, Associazione Culturale Punto Rosso, Associazione Rurale Italiana, A Sud, Attac Italia, Centro Internazionale Crocevia, Centro Nuovo Modello di Sviluppo, CETRI-Tires, Cipsi, Comisión Europea Derechos Humanos Y Pueblos Ancestrales, Comitato Lavoratori Cileni Esiliati, Comitato per la Pace Rachel Corrie (Valpolcevera Genova Bolzaneto), Comitato Roma 12 per i Beni Comuni, Commissione Audit Parma, Comune-Info, Confederazione Cobas, Coop. Fair, Coordinamento Nord Sud Del Mondo, Cospe, Costituzione Benicomuni, Ecomapuche – Amicizia Con Il Popolo Mapuche,  eQual, Ennenne, Fairwatch, Fiom, Fondazione Cercare Ancora, Fondazione Culturale Responsabilità Etica, Forum cittadini del mondo R. Amarugi, Forum Italiano Dei Movimenti Per L’acqua, Forum per una nuova finanza pubblica e sociale, Fratelli dell’uomo, Global Project, Laboratorio Urbano Reset, Link – Coordinamento Universitario, Mag 4 Piemonte, Maurice GLBTQ, Medici Senza Camice, Movimento consumatori, Mst-Italia, Municipio Dei Beni Comuni, Osservatorio Italiano Sulla Salute Globale, People Health Movement, Re:Common, Rete Della Conoscenza, Reorient, Rete Della Conoscenza, Sbilanciamoci, Scup, Sos Geotermia – Coordinamento Dei Comitati In Difesa Dell’Amiata, Spazi Popolari – Agricoltura-Organica-Rigenerativa, Transform! Italia, Un Ponte Per, Unione Degli Studenti, Unione Sindacale Italiana , Yaku
I sostenitori (al 28 giugno 2014)
Federica Daga (M5S), Lista L’Altra Europa con Tsipras, Partito Pirata Italiano, Rifondazione Comunista, SEL
Singoli aderenti (al 28 giugno 2014)
Anna Bellia, Franco Boni, Stefania Brocchi, Iolanda Capezza, Giulio Cengia, Silvia De Luca, Simone Esposito, Linda Guerra, Francesco Lucat, Silvana Niutta, Enrica Noseda, Sergio Ruggeri, Andrea Saroldi, Giorgio Sgarbi, Maria Pia Simonetti, Susanna Sinigaglia, Vitangelo Solimini, Alex Zanotelli
La Campagna Italiana STOP TTIP ha prodotto:
Una scheda sui Negoziati a cura di Fairwatch
Una scheda sui Servizi pubblici a cura di ATTAC Italia
Una scheda su lavoro e Servizi pubblici  a cura di COBAS
Una scheda sugli Investimenti a cura di Re:Common
Una scheda sul Fracking scheda TTIP a cura di A SUD
Una scheda sui Bio-combustibili Scheda TTIP a cura di A SUD
Una scheda su Privacy e libertà digitali a cura della Rete della Conoscenza
Una scheda su l’Agricoltura a cura di MST Italia 
Un video con la lezione della prof.ssa Algostino (29 gennaio) a cura di Attac Torino
Un video con la relazione di Alberto Zoratti di Fairwatch (12 marzo) a cura di Attac Torino

venerdì 11 luglio 2014

TTIP, il grande mercato transatlantico

I potenti ridisegnano il mondo

di Serge Halimi

I negoziati relativi al Partenariato transatlantico per il commercio e gli investimenti (Ttip) fra gli Stati uniti e l’Unione europea conferma la determinazione dei liberisti a trasformare il mondo, ingaggiare dei tribunali al servizio degli azionisti , fare della segretezza una virtù progressista e consegnare la democrazia alle cure dei lobbisti.

…la loro inventiva è sfrenata. Prima dell’eventuale ratifica del trattato restano da superare diverse tappe. Ma la finalità commerciale del Ttip si accompagna a mire strategiche: isolare la Russia e contenere la Cina mentre queste due potenze si avvicinano l’una all’altra.
korabUN’AQUILA del libero scambio statunitense attraversa l’Atlantico per far strage di un gregge di agnelli europei mal protetti. L’immagine è dilagata nel dibattito pubblico sull’onda della campagna per le elezioni europee. È suggestiva ma politicamente pericolosa. Da un lato, non permette di capire che anche negli Stati uniti diverse collettività locali rischiano un domani di essere vittime di nuove norme liberiste le quali impedirebbero loro di proteggere lavoro, ambiente e salute.