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domenica 22 settembre 2013

venerdì 20 settembre 2013

domenica 9 giugno 2013

USA, così il governo spia gli utenti di Facebook, Google e Microsoft

fonte: Zeus News

Google, Facebook, Microsoft, Apple, Yahoo e altri colossi del web avrebbero consegnato le chiavi dei server coi dati degli utenti all'amministrazione Obama.

[ZEUS News - www.zeusnews.it - 07-06-2013]
george w obama
Il fotomontaggio dell'Huffington Post in cui George W Bush è stato "fuso" con Barack Obama. (Fai clic sull'immagine per visualizzarla ingrandita)
Il governo americano ha accesso ai server di nove giganti di Internet, tra cui Google, Facebook, Microsoft, Apple , Skype e Yahoo.
A sostenerlo è il Washington Post con la pubblicazione di una serie di slide che stanno mettendo in serio imbarazzo sia l'amministrazione Obama che le aziende coinvolte.
Meno di un mese fa, un ex agente dell'FBI aveva sostenuto che ogni comunicazione, negli USA, viene registrata per scopi che riguardano la sicurezza nazionale.
Le affermazioni, fatte durante un'intervista alla CNN dopo gli attentati alla maratona di Boston, aveva suscitato reazioni contrastanti: qualcuno l'aveva etichettata semplicemente come una farneticazione, qualcun altro aveva trovato conferma di quanto aveva sempre sospettato.

martedì 30 aprile 2013

Il ragazzo che ha smentito Harvard salvando il mondo dall’austerità

da MicroMega

di Federico Rampini, da Repubblica, 29 aprile 2013
È apparso come star nel popolare talkshow di satira politica The Colbert Report. Se l’è meritata davvero questa fama Thomas Herndon, che prepara la sua tesi di Ph.D. alla University of Massachussetts di Amherst.

Il premio Nobel dell’economia Paul Krugman gli dà atto di avere «confutato lo studio accademico più autorevole degli ultimi anni». Scoprendovi degli errori banali, imbarazzanti per gli autori. Le vittime di Herndon sono due tra gli economisti più stimati del mondo: Carmen Reinhart e Kenneth Rogoff. Loro due insegnano in una super-università, Harvard, ben più prestigiosa di quella dove studia il 28enne dottorando che li ha messi al tappeto. Rogoff, che è stato economista anche al Fondo monetario internazionale e alla Federal Reserve, insieme con la sua collega Reinhart pubblicò “Growth in a Time of Debt”, una ricerca conclusa proprio quando stava scoppiando la crisi della Grecia. In quel testo vi era la “prova scientifica”, secondo gli autori, che se il debito pubblico di una nazione raggiunge la soglia del 90% del Pil, diventa un ostacolo insuperabile alla crescita.

lunedì 22 aprile 2013

Stefano Rodotà, la difesa della Costituzione dai dogmi del neoliberismo

Stefano Rodotà, la difesa della Costituzione dai dogmi del neoliberismo
Come chi legge i miei articoli su questo blog sa, il sottoscritto è un forte critico dell’Euro e dell’Unione Europea (ma io mi limito solamente a riportare ciò che la letteratura scientifica in materia economica scriveva dagli anni ’70).
Vi chiederete: “Ebbene? Cosa c’entra con Rodotà?”
Beh, c’entra eccome.
Stefano Rodotà, esimia persona dalla immane dirittura morale, Professore di estrema competenza e professionalità riconosciuta in tutto il mondo (basta vedere la sua carriera universitaria, qui), nel Giugno del 2012, dalle colonne di Repubblica, è stato anche un forte critico del pensiero economico dominante.
Infatti vi si legge (nell’articolo, riportato su Keynes Blog), relativamente all’introduzione del pareggio di bilancio in Costituzione attraverso la modifica dell’art. 81:
“Non siamo di fronte alla buona “manutenzione” della Costituzione, ma a modifiche sostanziali della forma di Stato e di governo. Le poche voci critiche non sono ascoltate, vengono sopraffatte da richiami all’emergenza così perentori che ogni invito alla riflessione configura il delitto di lesa economia.”

domenica 14 aprile 2013

Della Luna: traditori al potere, stanno demolendo l’Italia


Della Luna: traditori al potere, stanno demolendo l’Italia

 

Il nostro paese è ormai sotto attacco: vogliono semplicemente eliminarci come concorrente economico. Il governo Monti ha reso evidente una realtà rimasta sottotraccia per anni. Obiettivo: distruggere completamente il sistema-Italia, che era fatto anche di imprese strategiche a partecipazione statale. Colonizzare definitivamente la penisola: a questo serve la demolizione del welfare, delle tutele del mondo del lavoro, della previdenza pubblica, della sanità, della scuola. “Traditori al governo: artefici, complici e strategie della nostra rovina”. E’ il titolo di un saggio dell’avvocato Marco Della Luna, autore di libri come “Euroschiavi” e il recente “Cimit€uro”, edito da Arianna. Nel mirino: i sistemi e gli strumenti di dominazione sociale, psicologici e monetari, che ci hanno messo in ginocchio, a partire dalla privatizzazione di Bankitalia avviata da Ciampi e Andreatta negli anni ’80.
Monti e Napolitano«Vogliono mettere le mani sul nostro patrimonio economico, colonizzando definitivamente la penisola», accusa Della Luna, intervistato da Federico Dal Cortivo per “Europeanphoneix”.

sabato 12 gennaio 2013

I beni comuni non sono il bene comune

Guido Viale

fonte  sinistrainrete.info

 

C’era una volta

C’erano una volta i beni comuni: l’aria, l’acqua, il bosco, il fiume, la spiaggia, i pascoli, e persino i campi, che venivano dissodati e arati congiuntamente dalle comunità di villaggio. Nell’era moderna, il processo della loro appropriazione – e della esclusione di chi ne traeva il proprio sostentamento – è cominciato molto presto con le recinzioni (enclosure) dei pascoli in Inghilterra, che Marx pone a fondamento del meccanismo di accumulazione primitiva del capitale. Ed è proseguito nel tempo: molte delle rivoluzioni borghesi in Europa hanno messo capo a un processo analogo, per non parlare della conquista del West in Nordamerica, a spese delle popolazioni indigene, o del colonialismo, che ha globalizzato questa pratica.

martedì 8 gennaio 2013

Vendola, Riva & l'Ilva

Girolamo De Michele: Vendola, Riva & l'Ilva Come la diossina calò miracolosa/mente di Girolamo De Michele Chiesi ad Emilio Riva, nel mio primo incontro con lui, se fosse credente, perché al centro della nostra conversazione ci sarebbe stato il diritto alla vita. Credo che dalla durezza di quei primi incontri sia nata la stima reciproca che c'è oggi (Nichi Vendola)
Io non sono un capitalista, ma un imprenditore (Emilio Riva)




Chi non ha visto l'intervista di Fabio Fazio a Nichi Vendola, nella puntata del 29 ottobre di "Che tempo che fa", si è perso qualcosa: una straordinaria dichiarazione del governatore della Puglia, che ha voluto sottolineare la sua peculiarità – il suo «sguardo autonomo sul mondo» – con questa affermazione tranchant: «Io non vado dai banchieri e dai finanzieri, e se li incontro gli dico che bisogna tagliare gli artigli e regolamentare i mercati» [qui, al minuto 11:10]. A Taranto, immagino, gli artigli dei padroni dovrebbero essere le emissioni di diossina e altre sostanze nocive per l'ambiente e la vita dei viventi, umani e non, dal momento che Vendola si fa vanto di averne determinato, con la sua azione politica, la riduzione.